Il 74% della carta e l'83% degli imballaggi in carta vengono riciclati per realizzare nuovi prodotti

Carta campione di riciclo

Nel 2020 il tasso di riciclo in Europa ha raggiunto il 74% mantenendo le fibre nel ciclo più a lungo ed estendendo i vantaggi della loro origine rinnovabile. Questo si sta avvicinando al tasso di riciclo massimo pratico del 78%. In alcune regioni, i tassi di riciclo possono raggiungere l’80%, che è probabilmente il tasso massimo dal punto di vista pratico.

Contribuire a un uso sempre più efficiente delle risorse, laddove con tale espressione si intende produrre maggior valore grazie a un minor impiego di materiali e a modalità di consumo diverse, è da sempre l’obiettivo dell’industria cartaria che si qualifica, non da oggi, come attore principale dell’economia circolare.

In alcuni stati europei il tasso di riciclo può raggiungere addirittura l’80%, che è probabilmente il tasso massimo raggiungibile da un punto di vista pratico. Questo valore dipende dall’impossibilità pratica di recuperare e avviare al riciclo alcuni prodotti in carta che, per esempio, vengono conservati per lunghi periodi di tempo (libri) o archiviati (documenti) o gestiti diversamente come le carte per usi igienici e alimentari avviate a compostaggio.

In Europa la carta viene riciclata, in media, 3,5 volte all’anno.

La carta può essere riciclata più volte, ma non all’infinito poiché, a ogni riciclo, la resa delle fibre si riduce e, proprio per questo, il ciclo produttivo deve essere ricaricato con fibre vergini, provenienti da foreste gestite in modo sostenibile.

Il 72% della carta e degli imballaggi di carta viene riciclato in nuovi prodotti

CEPI, 2018

Più del 50% della fibra di cellulosa utilizzata per produrre carta e imballaggi in carta in Europa proviene da carta da riciclare

CEPI, 2018

La carta da riciclare è una materia prima indispensabile

Per garantire un prodotto di qualità è importante che la carta venga raccolta correttamente e conferita separatamente rispetto agli altri materiali. Solo così è possibile selezionarla, per tipologia e qualità, e destinarla agli usi finali più adatti. Il riciclo avviene successivamente, in cartiera. Qui la carta da riciclare viene mescolata con l’acqua al fine di recuperarne le fibre. Durante questo processo vengono rimossi i contaminanti, le fibre vengono pulite e, se necessario, anche disinchiostrate. A questo punto, le fibre riciclate ottenute possono essere impiegate per produrre nuova carta 100% riciclata oppure, in funzione dell’impiego per cui la carta è progettata, possono essere mescolate con fibre vergini.

Le fibre vergini e le fibre riciclate sono complementari

Sia le fibre vergini sia le fibre riciclate hanno molteplici vantaggi. Rispetto alla produzione con fibre vergini, la produzione cartaria che impiega fibre riciclate consuma meno energia e produce minori emissioni in aria. Il processo produttivo che impiega le fibre vergini come materia prima invece, di norma, usa più energie rinnovabili e produce meno scarti di processo. In ogni caso, dato che le fibre vergini e le fibre riciclate sono parte integrante e complementare di un unico sistema complesso, non è corretto confrontarne le rispettive prestazioni ambientali. Senza le fibre vergini non esisterebbero neppure le fibre riciclate, e senza le une e le altre non potrebbe essere soddisfatta la domanda di prodotti in carta e cartone.

Le fibre riciclate possono esser riciclate più volte, ma non all’infinito. Pertanto, abbiamo la necessità di alimentare il ciclo produttivo anche con fibre vergini.

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